L’organizzazione delle cooperative e dei consorzi di cooperative della UN.I.COOP è divisa in sei dipartimenti, in relazione ai settori economici di appartenenza: Trasporto, Edilizia di Abitazione, Sociale, Produzione e lavoro, Agricoltura e Pesca.
I dipartimenti della UN.I.COOP. sia a livello nazionale che regionale:
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Partecipano a tavoli di rappresentanza per la concertazione istituzionale a livello regionale, nazionale e comunitario;
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forniscono assistenza e servizi nell’ambito del settore che rappresentano;
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elaborano strategie e realizzano progetti di sviluppo per gli associati.
Il Dipartimento agricoltura è impegnato nel diffondere nuova consapevolezza ambientale agli operatori del lavoro agricolo e alle loro cooperative. Una contezza che non può prescindere dalla salvaguardia e dalla tutela delle coltivazioni antiche, dove la relazione tra biodiversità e agricoltura è molto stretta. Se da un lato gli operatori del settore nel corso dei secoli, con il loro lavoro, hanno saputo sfruttare la ricchezza biologica che la natura offriva, adattandola per la produzione del cibo necessario al loro sostentamento, dall’altro lato le evoluzioni recenti dell’agricoltura e quindi del modo di “coltivare”, rappresentano per la biodiversità una grande minaccia: deforestazione e sfruttamento intensivo del suolo, omologazione delle colture a seguito della selezione di poche varietà per massimizzare la resa, uso massiccio ed a tratti sconsiderato di prodotti chimici di sintesi ad elevata tossicità. Allo stesso tempo, però, proprio il sapere agricolo – e la Sardegna in questo senso è uno straordinario esempio di cosa può significare l’integrazione di caratteristiche degli habitat e conoscenze antiche tramandate di generazione in generazione, dal punto di vista della cultura alimentare e del paesaggio – ha un grande potenziale per la salvaguardia e l’uso sostenibile della biodiversità e degli ecosistemi. L’agricoltura sarda si trova quindi di fronte alla sfida complessa di rispondere alle richieste della società per la produzione di cibo, legno e fibre con un’agricoltura a basso impatto ambientale, specialmente per la conservazione dell’integrità biologica, la sicurezza alimentare e la vitalità delle società rurali.
Riteniamo che la sfida per il futuro parte quindi dalla conoscenza (che comprende sia lo studio della situazione attuale e delle evoluzioni in corso, cambiamento climatico in primis; sia dal recupero e dalla salvaguardia di saperi e tradizioni antichi), passa dall’educazione alla sostenibilità per arrivare alle scelte concrete che gli agricoltori sardi sono chiamati a mettere in campo e i consumatori a valorizzare.
Il Dipartimento agricoltura, attraverso le proprie unità tecniche che si occupano delle relazioni tra agricoltura e biodiversità, svolge un ruolo chiave per affrontare questa sfida, conducendo una serie di attività di ricerca e valutazione, di inventario e monitoraggio, di reporting, di policy support alle istituzioni nella definizione delle strategie e nell’implementazione della normativa, di informazione e comunicazione.
I servizi che si stanno progettando sono rivolti al territorio ed in particolare alla realizzazione di agricoltura di qualità, che sostituisca quella intensiva ed industriale. La missione che si realizzerà attraverso l’implementazione dei progetti di sviluppo integrato territoriale è quella di ripristinare l’equilibrio ecosistemico e di valorizzare i prodotti tipici sardi sia quelli provenienti dalla coltivazione del terreno, sia quelli provenienti dall’allevamento degli animali.